Cosa sono le mappe corporee? Possono essere considerate come le istruzioni segrete per navigare nelle profonde acque delle emozioni. Immagina come un’emozione possa colorare il tuo corpo con sfumature vivide e sensazioni specifiche. Quando la luce della felicità ti avvolge, i tuoi occhi brillano, il petto si apre e si solleva, ogni cellula del tuo essere si anima al ritmo della gioia. Al contrario, quando l’ombra della tristezza si fa sentire, il corpo si piega come un fiore chiuso, spegnendo l’energia vitale in molte parti. Questi sono i luoghi, le mappe: regioni specifiche nel corpo che risuonano con le note delle emozioni.
La posizione del corpo può influenzare rapidamente il nostro stato d’animo, per esempio paura e senso di sicurezza. Quando ci troviamo in uno stato di paura, i livelli di cortisolo aumentano, mentre quelli di testosterone diminuiscono. Curvando le spalle, comunichiamo una sorta di chiusura e protezione dal mondo esterno. Al contrario, se ci poniamo in modo sicuro, con il petto aperto, possiamo osservare cambiamenti ormonali positivi, come una diminuzione del cortisolo e un aumento del testosterone. Questo ormone può farti sentire più sicuro e determinato.
Un fenomeno simile si riscontra anche nell’espressione facciale. Anche se forzato, un sorriso può trasformare rapidamente il nostro stato emotivo, persino quando ci sentiamo tristi. In pochi istanti, il nostro umore può subire un cambiamento notevole.
Nel 2013, un gruppo di ricercatori finlandesi dell’Università di Aalto, ha condotto uno studio straordinario. Hanno dipinto con parole e sensazioni il paesaggio emozionale di centinaia di partecipanti provenienti da diverse culture. Attraverso un affascinante esperimento chiamato “emBODY”, hanno creato “mappe corporee delle emozioni”. Hanno chiesto alle persone di indicare le parti del corpo attivate durante sei emozioni fondamentali. Questo esperimento ha permesso agli studiosi di tracciare un quadro universale delle emozioni, un vero manuale del linguaggio corporeo.
Nel mondo dello yoga, ogni posizione, conosciuta come asana, si trasforma in un’opportunità per aprirsi e toccare queste mappe interiori.
Le sequenze del Saluto al Sole e del Saluto alla Luna sono due pratiche iconiche, gioielli preziosi dell’universo dello yoga, ciascuno con la sua magia distintiva.
Il Surya Namaskar è un risveglio mattutino per corpo e anima. Una serie di movimenti armonici si intrecciano come una danza intima con il respiro. Questa sequenza è solitamente praticata al mattino, aiuta ad attivare il corpo e ad infondere energia per affrontare la giornata. È come offrire un bacio al sole nascente, risvegliando dolcemente i sensi e durante questo flow, il corpo risponde con un’eleganza energica. Le sequenze di posizioni come Tadasana, Phalakasana, Bujangasasa, Adho Mukha Svanasana risvegliano la forza interiore e aumentano la circolazione. Si può sperimentare un’esplosione di vitalità, una sorta di danza attivando l’energia del sole nella nostra essenza.
Il Chandra Namaskar, invece, è una carezza serale per l’anima. È una sequenza lenta e contemplativa che si snoda come un canto di addio al giorno che volge al termine. Spesso eseguita verso la sera, quando il corpo e la mente iniziano a cercare riposo. È come cullarsi sotto il manto argenteo della luna, il corpo si scioglie in una serenità profonda, preparandosi per un sonno rigenerante. Le posizioni come Utkata Konasana, Anjayanasana, Trikonasana allungano dolcemente la colonna vertebrale e liberano le tensioni accumulate. Qui, emergono emozioni come la tranquillità, l’introspezione e il lasciar andare, mentre il corpo si fonde con la quiete della presenza.
Entrambe le sequenze, sono un viaggio di connessione e consapevolezza, un dialogo tra il corpo e l’anima, ricreano lo spazio in cui le emozioni e il corpo si ritrovano in una danza unica ed irripetibile. Il movimento consapevole diventa un modo per esplorare e sentire, usiamo le asana ed il respiro per entrare nel corpo.
E cosa dire dei chakra?
I chakra sono vortici di energia sottile che si trovano lungo la colonna vertebrale, rappresentando punti cruciali in cui corpo, mente, materia e spirito si intersecano. Sono come fiori vibranti di luce che si aprono per connettere l’energia universale con la nostra essenza. Ogni chakra ha il suo colore, energia e suono, e ognuno è associato a diverse sfaccettature della nostra esperienza umana.
Il primo chakra, Muladhara o chakra radice, si trova alla base della colonna vertebrale. È il centro della stabilità e della sicurezza, come una radice profonda che ancora l’anima alla terra. L’asana che si prende cura di questo chakra è Tadasana posizione della Montagna, rafforza la connessione con la terra e aumenta la fiducia in se stessi.
Il secondo chakra, Svadhisthana o chakra sacrale, risiede nella zona dell’ombelico. È il centro delle emozioni, della creatività e della sensualità. L’energia è fluida come l’acqua che scorre. L’asana che lavora su questo chakra, per risvegliare l’energia creativa, è la Baddha Konasana posizione della Farfalla.
Nella zona dello stomaco si trova il terzo chakra, Manipura o chakra del plesso solare. È il centro del potere personale e della volontà. L’energia qui è come il sole, brillante e ardente. L’asana che si prende cura di questo chakra è Navasana posizione della Barca, potenzia i muscoli addominali per aumentare la fiducia in se stessi.
Il quarto chakra, Anahata o chakra del cuore, è posizionato al centro del petto dove risiede l’amore incondizionato, la compassione e l’empatia. L’energia è quella di un caldo abbraccio. L’asana che apre il petto e il cuore, è Ustrasana posizione del Cammello.
Il Vishuddha o chakra della gola, è il quinto chakra, centro della comunicazione autentica e dell’espressione. L’energia è come il suono delle onde dell’oceano. L’asana che si prende cura di questo chakra è la Matsyasana posizione del pesce, che apre la gola e favorisce una comunicazione libera e chiara.
Il sesto chakra, Ajna o chakra del terzo occhio, tra le sopracciglia. È il centro dell’intuizione e consapevolezza. L’energia qui è come la luce della luna che illumina la notte. Per favore l’introspezione e la connessione interiore pratichiamo Balasana posizione del bambino.
Il settimo chakra, Sahasrara o chakra corona, si trova nella parte superiore della testa. Il centro della spiritualità e della connessione con il nostro sé supremo. Ci prendiamo cura di questo chakra con Sirsasana la posizione invertita, per sentire l’energia della luce divina.
In pratica, lavorare sui chakra attraverso la pratica dello Yoga è come accordare un’orchestra interiore, armonizzando le diverse energie e forze dell’essere. Ogni asana è un invito a entrare in contatto con la profonda essenza di ciascun chakra, permettendo a queste energie di fluire liberamente e di armonizzarsi tra loro. Con ogni movimento, con ogni respiro, ci immergiamo nell’intimo canto di luce e colore che abita dentro di noi.
Nel viaggio di connessione tra corpo, emozioni e spirito, guidato dal respiro e dal movimento, scopriamo che le mappe corporee sono il linguaggio segreto del nostro essere. Lo yoga diventa la chiave per decifrare questo linguaggio, aprendo le porte a una consapevolezza più profonda. Con ogni asana, con ogni respiro, ci immergiamo nelle mappe del corpo e nelle emozioni, creando un intreccio armonioso tra ciò che siamo e ciò che sentiamo. E mentre danziamo tra respiro chakra e asana, creiamo un ritmo unico, una melodia seducente che celebra l’unità di corpo, mente e spirito.
Osserva, accetta, trasforma, integra.
¡Namaste!
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[Foto selfportrait di Alessia Laudoni]